martedì, luglio 17, 2007

Amicizia... quando serve

Nugli ultimi anni ho notato ancor di più quanto sia facile differenziarsi dalla gente comune. Quanto sia difficile essere se stessi chiedendosi al contempo se non si stia facendo qualcosa di sbagliato nei confronti degli "altri". Ma agli "altri" non importa chi sei tu e ti considera una persona da parlarci quando sei solo perchè non ti ci vede nessuno o quando hai un certo peso nella società perchè magari potresti guadagnarci qualcosa.

Io purtroppo ho ancora rancori verso alcune persone. Probabilmente sbaglio. Questo è un sintomo che non sto facendo bene. Melo ripeto ogni giorno: "Fottitene di questi altri!".

Prendi l'iniziativa su qualcosa, c'è sempre qualcuno che ti ostacola, ma non fa niente perchè fa parte del gioco. Crei delle situazioni fantastiche, guidi alla rinascita o alla nascita di un bel pò di iniziative, sei parte degli altri in quel momento, sei uno da coinvolgere e vieni coinvolto sempre.

Il problema è... quando cominci a ragionare per conto tuo... le tue idee allora cominciano a fare paura perchè non sono "standard". Cominci ad essere un visionario e gli altri diventano gli "altri". Si allontanano, hanno paura, non di te o forse anche, si trovavano bene nella situazione precedente e perciò non si cambia per loro.

E rimani solo.

Ma non è un problema per te. E' un problema quando gli "altri" creano delle iniziative e tu non ci sei più tra loro. Non ti chiamano più, non ti avvisano, tanto bastano quelli che hanno, basta la loro cerchia, la loro setta, tu non sei più uno di loro. Per poter continuare ad esserlo devi frequentarli continuamente, ma io non ne ho il tempo. Allora li avverti affinchè ti avvisino, ma niente... niente, tu non ci sei più.

Eppure hai organizzato tanto in passato: sport, musica, escursioni, serate...

Non pretendo grazie o complimenti... solo un semplice... ciao, stiamo organizzando questa tal cosa, vuoi partecipare?

Segue una serie di frasi fatte:
- Il passato è passato;
- Chi ha orecchie per intendere intenda.

Eppure io mi son fatto sentire.
Eppure gli "altri" mi conoscono.

Ho ancora dei rancori. Lo so sto sbagliando ancora...


3 commenti:

daliacode ha detto...

Purtroppo e´ vero quello che dici... io l´ho esperimentato sulla mia pelle.

Il fatto di non essere fisicamente in paese per la gran parte dell´anno ha cancellato il 95% degli amici che credevo di avere...

Per fortuna che dei "vecchi" ne e´ rimasto ancora qualcuno (tu sei uno di quelli ad esempio), e che internet mi ha permesso di farmene di nuovi, che sanno gia´ in partenza che io non sto li´ tutto l´anno...

Remo Tomasi ha detto...

...sì, ricordo william, quanto mi riferisci me lo dicesti anni or sono... a te accadde presto, se non sbaglio durante le scuole medie... ed apristi gli occhi prima di tutti.

...per me è un onore sentirti dire che ti sono amico...perchè almeno tu...sei autentico!

grazie amico

daliacode ha detto...

A volte e´ meglio dormire un po´... svegliarsi troppo presto non fa sempre bene alla salute... ;-)