Poco tempo fa mio fratello mi ha detto che non voleva essere ripreso da alcuna videocamera perchè odiava i reality (a me non frega niente nè delle fotocamere nè dei reality...), ma questo "pazzo" ha rifiutato anche il premio...pensavo a me...io probabilmente avrei accettato ogni sorta di premio e, sinceramente, non avrei rifiutato di farmi riprendere da tv e roba varia...questo sicuramente cambierà ancora il mio modo di vedere le cose...bèh...mi fa piacere che sia nato il 13 giugno (1966) [un giorno prima del mio compleanno... ma sarebbe come credere all'oroscopo]...ma quanto ad atteggiamento non mi è simile...soprattutto come testa. Da piccolo ho sempre sognato che il mio nome apparisse su qualche libro per aver dato qualche contributo alla scienza.
Riporto una frase di un altro grande della matematica, Poincarè, che è stata inserita in un articolo da cui ho tratto delle informazioni (Articolo su Perelman, foto in alto) e che senz'altro si adatta allo spirito di Perelman:
“Lo scienziato non studia la natura perché è utile, ma perché ne prova piacere e ne prova piacere perché è bella. Se la natura non fosse bella, non varrebbe la pena studiarla e la vita non varrebbe la pena di essere vissuta”
Grazie Poincarè...grazie Perelman...
6 commenti:
"Lo scienziato non studia la natura perché è utile, ma perché ne prova piacere e ne prova piacere perché è bella. Se la natura non fosse bella, non varrebbe la pena studiarla e la vita non varrebbe la pena di essere vissuta"
Grigorij Perelman e John Nash sono due personalita' totalmente diverse.
Vedendo il film beautiful mind mi sono effettivamente chiesto se Nash fosse veramente un genio.
Certo si potrebbe cercare all'infinito risposta alla domanda:"Che cosa e' un genio?". Ma dal contenuto del film si vede chiaramente che Nash aspirava piu' che altro al riconoscimento.
Dubbi simili mi sorgono pensando a Newton, per esempio.
Perelman ha dimostrato di essere una personalita' estremamente diversa rifiutando di ricevere la medaglia Fields dalle mani del re Juan Carlos ha dato a Cesare quel che e' di Cesare e alla scienza quello che e' della scienza...
Al posto di Perelman avrei fatto di meglio... avrei lasciato una piccola notizia con su scritto:"Sono in grado di dimostrare la congettura di Poincarre'", come fece un altro grande della matematica: Fermat...
...e Fermat scrisse la sua congettura in un angolo della pagina creandosi il seguente alibi: "Non ho spazio a sufficienza per dimostrarla..."...dopo 300 anni arrivò Andrew Wiles che di pubblicità se ne è fatta...
Si, ma Fermat no... anche perche' a quei tempi, col cardinale Richelieu padrone della Francia era meglio tenere un profilo, come dire... basso.
Ma a questo proposito voglio citare un passo del Vangelo che secondo me puo' essere adattato a tutte le attivita' umane, non solo alla fede:
"Sulla cattedra di Mose'si sono seduti gli scribi e i farisei....
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filatteri e allungano le frange; amano i posti di onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare rabbi' dalla gente"... (Mt 23,1-7)
...forse è per questo che molti, e mi metto anch'io tra questi, sbagliano a perseguire le vie del successo...comunque ultimamente ho provato qualche volta l'emozione di fare qualcosa e di dimenticarsi del resto...non volevo pubblicità nè altro...il mio lavoro, le mie soddisfcazioni erano lì...e ne nessuno me le poteva togliere...per il resto una birretta in riva al mare...
Ah... la birra... la vera birra... fredda... in riva al mare poi!!!
Geil!
...le vere soddisfazioni della vita!
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