domenica, dicembre 30, 2007

Informazione libera

Sto in fase di lettura di un libro interessante dal mio punto di vista. "Hackers". Sapete, quella gente curiosa di buona parte degli aspetti della vita sui quali ci metterebbero le mani, non per distruggerli, ma per migliorarli o semplicemente per capirne il funzionamento, imparare il nuovo.

Quei tipi che hanno la curiosità come arma primaria, la voglia di conoscenza, avida voglia. Anche tanta voglia di mettere in pratica ciò che si è appreso, soprattutto appreso per conto proprio e non sempre da qualche tv, giornale, etc...

Ne ho incontrati di tipi nella vita, a volte alcuni miei amici hanno imparato talmente tanto da farmi meravigliare di tanta sapienza, ma poi son rimasto deluso di una cosa... mi dicevano... quando io chiedevo alcune informazioni... "vattela a vedere da solo", oppure, "l'ho creata io sta cosa non posso spiegarti niente..." come se ci avess messo il brevetto. Va bene che a volte esagero a fare domande, ma per la miseria, non dobbiamo arrivare ad essere così gelosi delle nostre scoperte, dei nostri trucchi, delle nostre informazioni... che mica c'è la vita di mezzo!!!
Fosse un quiz a premi capisco... ma la libera circolazione delle idee non ha mai fatto male a nessuno e, anzi, ha reso possibile la risoluzione immediata o facilitata di alcuni problemi!

Leggo su di un articolo de "La Repubblica" del 18 settembre 2006 che uno studio riportato su di un libro stampato dalla Cambridge University Press, che la maggior parte del lavoro di un genio è sotto forma di duro lavoro (70%) segue, ahia!, la buona istruzione (29%) ed infine l'origine di tutto... la scintilla del talento innato (1%).

Sono convinto che tutti siamo in grado di dare una mano al progresso mondiale... se non chiudiamo a chiave le porte della conoscenza e ci sforziamo ad alzare la mano per chiedere informazioni quando sappiamo di non sapere...

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