"Ma perchè coloro che posseggono questa scienza non la comunicano al popolo di Dio?"
(Il nome della Rosa, Umberto Eco)
Erano altri tempi quelli descritti da Eco: il medioevo con i suoi alti e bassi, le sue guerre "sante", i "sapienti" che inquisivano e la scienza per pochi. Eco parla dei "semplici" come di coloro a cui la scienza fa paura e parla anche di coloro nelle cui mani la scienza potrebbe rivelarsi una catastrofe: gli esempi dei nostri giorni non mancano.
Come fare a distinguere chi deve possedere questa scienza?
Oggi torno a Lecce e non vedo l'ora di farlo: tornerò alla mia scrivania per studiare, incontrerò i miei vecchi compagni e ne troverò di nuovi. In particolare andrò a trovare quella persona che si trova in Mediateca che tanto lotta per la libera circolazione delle idee, ma è anche uno di quelli che ha la possibilità di sciegliere a chi dare e a chi no informazioni, libri, video, insomma sapienza. L'ultima volta mi caricò di libri che non immaginate. Mi chiamava "cervellone", non è per vantarmi. Con lui ho fatto di quesi discorsi che con pochi posso fare...
Chi deve poter distribuire la scienza?
ed infine...
Chi deve poter usufruire della scienza?
Tutti...
1 commento:
giá.... proprio cosí...
per chi volesse sapere la mia su "il nome della Rosa" venga a visitarmi sul mio blog
William Ghilardi
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