sabato, maggio 04, 2013

Io sto dalla parte della Boldrini

Quando la Boldrini parla del web non intende oscurarne la libertà, non intende certamente limitarne le idee o chiuderlo.
Per definizione il web è condivisione, è una realizzazione dell'utopia a livello virtuale di una libertà che nella realtà non può realizzarsi nella sua totalità.
La Boldrini, come donna di sinistra, ma soprrattuto come "Donna" (e che Donna! Determinata!) intende bloccare il proliferare di certe ideologie "contorte". Sappiamo quanto sia difficile e irrealizzabile tutto ciò proprio per quanto ho riportato in precedenza.
Non sono da condannare i siti pedopornografici? Quelli a sfondo razzista, nazista, fascista e, in genere, quelli che vanno contro i diritti fondamentali dell'uomo?
Perché ci sorprendiamo del fatto che la Boldrini condanni i siti che minacciano la morte, lo stupro, la violenza sulle donne?
Parliamo subito di limitazione della libertà senza riflettere profondamente sulla questione. Diciamo frasi del tipo "adesso ci vogliono chiudere la rete come in Cina"!
Assurdità.
Io credo che limitare le minacce contro i diritti fondamentali dell'uomo sia un passo in avanti e, grazie alle Donne, stiamo capendo e affrontando il lato più propriamente "umano" della rete che non è solo lanciare scoop, ma anche e soprattutto educare ad una convivenza virtuale ed anche evitare che si possa presto passare dal virtuale al reale...e le Donne lo sanno quanto breve sia il passo.

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