sabato, gennaio 17, 2009

"La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno" by UAAR

Vorrei partire, anche questa volta, da un articolo come spunto di riflessione:

http://genova.repubblica.it/dettaglio/Ateo-bus-rifiutata-la-pubblicita-Niente-slogan-sui-mezzi-Amt/1576162

Dopo averlo letto ed aver visto qualche telegiornale mi son fatto un'idea chiara: in Italia non si conosce bene la parola laicità ed anche "espressione libera del pensiero". Ma anche il fatto che ci sia un pesante fltro clericale alle idee da esporre.

Son daccordo quando occorre filtrare i pensieri pensieri che possono portare l'insulto, ma non quando si tratta di censura verso chi esprime le proprie idee senza offendere.

Io credo nel mio Dio (la natura stessa, ma non è come essere un vero credente probabilmente). Se tu non ci credi ti ho arrecato un danno? Ti sto insultando/offendendo?

Come si fa a dire (mons. Marco Granara): "...Si può poi discutere sul fatto che una minoranza di quaranta persone tenga sveglio l´intera nazione su un tema che, in fondo, non è loro". Come può dire che il tema di Dio non appartenga all'Unione Agnostici Atei Razionalisti? Debbono pure discuterne per parlare di ciò che per loro non esiste!

E poi, come dice Raffaele Carcano segretario generale dell'UAAR: "...direbbe davvero no a uno slogan che sostiene che Dio esiste?" (riferendosi all' agenzia concessionaria della pubblicità sui mezzi Amt).

Eprimere le proprie idee anche se contrarie alle mie o di chiunque altro è un diritto fondamentale dell'uomo e la censura dlla Chiesa sa proprio di REGIME.

Nel titolo dl post ho scritto ciò che doveva essere riportato su quegli autobus... in internet ci naviga parecchia gente, di ogni tipo... voglio vedere dove arriva la censura!

lunedì, gennaio 05, 2009