venerdì, luglio 25, 2008

Ogni tanto qualche poesia sensata...

Ode alla vita

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi fa della televisione il suo guru.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle 'i'
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge, chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

Pablo Neruda

martedì, luglio 22, 2008

Coerenza

Benedetto XVI è tornato dal lungo viaggio in terra australiana.
Ha pregato e sofferto per tutte le vittime dei preti pedofili. Daccordo.

Intanto su "Il Messaggero" di domenica 20 luglio 2008 un ragazzo parla del fatto che tutto ciò non basta... polemica? Sembrerebbe... fino a quando non si scopre, leggendo a fondo l'articolo, che durante la sua infanzia, questo ragazzo è stato anch'egli vittima di quei pretacci.
E' stato ricompensato generosamente dalla Chiesa...
Ma i soldi, non sono tutto nella vita, anche se, per molti malati sì (e non per l'8 per mille...)
Le immagini restano. Le esperienze. Gli occhi della mente non si chiudono quasi mai totalmente.

Quel ragazzo ha parlato del fatto che il vescovo di allora fece finta di non accorgersi di nulla. E le vittime dello stesso "carnefice" furono tante... come tanto il silenzio dei "superiori" (superiori in gerarchia mica per quoziente intellettivo).

Il denaro non è tutto nella vita... intanto però, Benedetto XVI non disdegna di essere riaccompagnato a casa in Limousine (fonte: TG1 dell'1:30 del giorno 22 luglio 2008).

Sarò mica un pò rompiballe io?
Il fatto è che le palle me le sono rotte prima io... e un bel pò di tempo fa...